Cooperativa Teatro e/o Musica


SASSARI
STAGIONE    2014

curriculum artisti

ENRICO  DINDO
 
  "... è un violoncellista di straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato,
possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana".
Mstislav Rostropovich

Figlio d’arte, inizia a sei anni lo studio del violoncello. Si perfeziona con Antonio Janigro e nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso "Mstislav Rostropovic" di Parigi.
Da quel momento inizia un’attività da solista che lo porta ad esibirsi con orchestre prestigiose come la BBC Philharmonic, la Rotterdam Philarmonic, l’Orchestre Nationale de France, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica di Stato di Sao Paulo, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Tokyo Symphony, la Toronto Symphony, la Gewandhausorchester e la Chicago Symphony ed al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Yutaka Sado, Paavo Jarvj, Valery Gergev, Yuri Temirkanov, Riccardo Muti.
Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, Giulio Castagnoli (Concerto per violoncello e doppia orchestra), Carlo Boccadoro (L’Astrolabio del mare, per violoncello e pianoforte e Asa Nisi Masa, per violoncello, 2 corni e archi), Carlo Galante (Luna in Acquario, per violoncello e 10 strumenti) e Roberto Molinelli (Twin Legends, per violoncello e archi, Crystalligence, per cello solo e Iconogramma, per cello e orchestra).
Direttore stabile dell’Orchestra da camera “I Solisti di Pavia”, ensemble da lui creato, è docente della classe di violoncello presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy ed ai corsi estivi dell’Accademia T. Varga di Sion.
Enrico Dindo è Accademico di Santa Cecilia, incide per Decca e Chandos e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
 

I Solisti di Pavia

Era il 9 dicembre 2001 quando Mstislav Rostropovich accettava la Presidenza Onoraria della nascente Orchestra da Camera I Solisti di Pavia, nata dalla passione di Enrico Dindo e dall’impegno della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. In più di 10 anni di attività I Solisti hanno raggiunto livelli di eccellenza grazie al talento e all’entusiasmo del direttore Enrico Dindo, costituendo così una presenza importante per Pavia e una realtà consolidata nel panorama musicale sia italiano che estero. Nel Giugno 2002 I Solisti hanno realizzato la loro prima tournée internazionale esibendosi in concerti a Mosca, San Pietroburgo, Vilnius, ai quali sono poi seguiti nel 2004 due importanti appuntamenti a Beirut e ad Algeri, dove hanno suonato in occasione della chiusura del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, e nel 2006 una lunga tournée che ha toccato i principali teatri del Sud America.  Nel novembre del 2011 hanno debuttato al Teatro alla Scala di Milano e al Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo. I Solisti di Pavia hanno intrapreso l'attività discografica con l'etichetta Velut Luna. Al primo cd, che include pagine di Ciaikovsky e Bartók, sono seguiti tre cd rispettivamente contenenti il secondo musiche di Rota, Respighi, Martucci e Puccini, il terzo musiche di Shostakovich, Stravinskij e Françaix e il quarto dove tre dei più importanti compositori italiani del momento – Carlo Boccadoro, Carlo Galante e Roberto Molinelli – hanno ciascuno composto un’opera dedicandola espressamente al gruppo.  La rivista Amadeus ha dedicato il numero di gennaio 2006 a I Solisti che hanno realizzato un cd contenente l’Haus Holberg Zeit di Greig, la Simple Symphony di Benjamin Britten e la Little Suite di Nielsen. Nel dicembre 2011 sono stati pubblicati per la Decca i 6 concerti per violoncello di A.Vivaldi e i concerti di C.P.E. Bach, con Enrico Dindo.
 
 

ALEXEI  VOLODIN

Alexei Volodin è un  sensazionale solista  …una efficace, tagliente performance
 in cui ha suonato con tecnica sbalorditiva e grande rigore.
                                                              The Guardian, Marzo 2013

Nato a San Pietroburgo nel 1977, Alexei Volodin   ha studiato con Irina Chaklina e Tatiana Zelikman all’Accademia Gnessin e più tardi con Elisso Virsaladze  al Conservatorio di Mosca. Nel 2001 ha proseguito gli studi  presso l’Accademia Internazionale di Pianoforte del Lago di Como. Nel 2003 con l’assegnazione del  Primo Premio alla 9° edizione del Concorso Géza Anda di Zurigo   inizia una grande carriera internazionale.
Volodin  collabora con le più importanti orchestre del mondo: fra le altre New York Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Tonhalle di Zurigo, London Symphony Orchestra.  E fra i direttori si annoverano Valery Gergiev, Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Vladimir Fedoseyev, Vasily Sinaisky, Mikhail Pletnev, Semyon Bychkov e Marek Janowski.
I più recenti successi includono i concerti con l’Orchestra della Radio di Stoccarda e  con le Orchestre della Bayrischer Rundfunk  e del Marinsky. Nella stagione 2013/14 sarà ospite delle Orchestre di Rotterdam, Nzionale di Danimarca, Radio Svedes, BBC Symphony e in Italia a Torino Orchestra Sinfonica Nazionale e  Teatro San Carlo di Napoli.
 I récital  costituiscono la parte preponderante dell’attività concertistica di Alexei Volodin e dopo l’acclamatissimo debutto  nelle London’s Interenational Piano Series, nel corso della stagione 2012/13 è stato  ospite della Konzerthaus di Vienna,  della Fondazione Gulbenkian di Lisbona, della Alte Oper di Francoforte, della Herkulessaal di Monaco di Baviera e del Concertgebouw di Amsterdam, alla Salle Pleyel per la prestigiosa serie Piano ****
E’ inoltre ospite regolare dei Festival di Bad Kissingen, La Roque d’Anthéron, les Folles Journées de Nantes, Le Notti Bianche di San Pietroburgo e del Festival di Pasqua di Mosca.
Volodin ha inciso per la Live Classics, ABC Classics e Challenge Records. Il più recente CD, con opere di Schumann, Ravel e Skrjabin, pubblicato da Challenge Records nel 2011, è stato recensitoin modo entusiastico  da Carsten Durer di Piano News .
Alexei Volodin è artista esclusivo di Steinway & Sons
 

DOMENICO  NORDIO

Domenico Nordio ha studiato con  Corrado Romano e di Michèle Auclair, a sedici anni  ha vinto il Concorso Internazionale Viotti di Vercelli con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria. Dopo i risultati ottenuti a Parigi «Thibaud» Concorso, Viña del Mar «Sigall» Concorrenza e Marsiglia «Francescatti» Concorso, il Gran Premio dell'Eurovisione ottenuto nel 1988 gli ha dato immediata popolarità grazie alla trasmissione finale in diretta televisiva in tutta Europa dal Concertgebouw di Amsterdam. Nordio è l'unico vincitore italiano nella storia del Concorso.
Si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra e la Suntory Hall di Tokyo. Nella sua trentennale carriera ha suonato con la London Symphony, la National de France, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, Stoccarda, Madrid, Lugano e Sofia Radio Sinfonie, Sinfonica di Mosca, Orchestra Nazionale della Rai e Orquesta Nacional de España con direttori quali Flor, Steinberg, Casadesus, Luisi, Karabtchevskij, Lazarev, Aykal. Le recenti apparizioni a St.Petersburg Philharmonic Sala Grande, Bucarest Enescu Philharmonic Hall, Rio de Janeiro (Teatro Municipal), Buenos Aires (Teatro Colon) e Mosca Tchaikovsky Sala Grande, oltre alle tournée europea e americana, hanno aumentato la sua fama e oggi Nordio è uno dei violinisti di fama internazionale.
Come solista e camerista, Nordio è regolarmente presente nei più importanti festival al fianco Misha Maisky, Louis Lortie, Boris Belkin, Michele Campanella e Jeffrey Swann. Con Mikhail Lidsky ha registrato la Sonate di Brahms per violino e viola (Decca) e con Andrea Bacchetti  a Ravenna e Ravello Festival.
A Domenico Nordio molti compositori hanno dedicato opere: Semini, Donatoni (Duo per violino e viola, in anteprima al «Settimana Musicale Senese»), Boccadoro (Cadillac Moon ), Dall'Ongaro (zona rossa) e Molinelli (Zorn Hoffnung Gesang, in anteprima al concerto finale del Concorso di composizione con il «Teatro Comunale di Bologna» Sinfonia «2 agosto»).
 La Fondazione Stradivari di Cremona lo ha scelto come testimonial per il progetto "Friends of Stradivari", che comprende concerti e audizioni con i grandi violini della sua collezione (Stradivari, Amati, Guarneri e Bergonzi). Con il 1714 "Joachim-Ma" Stradivarius ha inciso il suo primo lavoro Sony Classical, dopo la sottoscrizione di un accordo di esclusiva con l'etichetta. Il CD contiene il Concerto Gregoriano di Respighi e Tartiniana Seconda di Dallapiccola con Muhai Tang e la Filarmonica Toscanini di Parma.
 

YURI BASHMET

Senza dubbio uno dei massimi musicisti
viventi al mondo … - Times, London

Yuri Bashmet è uno dei più grandi musicisti al mondo,
che ha ravvivato l’interesse per questo strumento - China News

Yury Bashmet occupa un posto speciale tra i musicisti di oggi affermando la viola, per la prima volta in assoluto, come uno strumento solista riconosciuto. Compositori da tutto il mondo hanno colto questo fenomeno e, specialmente per Bashmet, hanno creato più di cinquanta lavori per viola.
Yuri Bashmet è nato a Rostov-on-Don nel 1953. Si è diplomato presso la scuola di musica di Lvov nel 1971; i suoi insegnanti durante gli anni del Conservatorio di Mosca sono stati Vadim Borissovsky e Fiodor Druzhinin. Nel 1975 Bashmet entra in possesso di una viola Paolo Testori del 1758, strumento sul quale suona fino ad oggi. Da studente ha vinto il secondo premio al Concorso Internazionale di Budapest nel I975 e il primo premio in quello di Monaco nel 1976. Già allora era stato definito un musicista di talento fenomenale: "Può essere paragonato solo a David Oistrach per la sua perfetta interpretazione e per il suono nitido..." scrisse allora il German Newspapers.
Il suo nome è associato al primo recital per viola al mondo tenutosi presso la prestigiosa sala del Carnegie-Hall di New York, al Concertgebouw di Amsterdam, al Barbican di Londra, alla Filarmonica di Berlino, a La Scala di Milano, nella Grande Sala del Conservatorio di Mosca e presso la Filarmonica di Leningrado.
Yuri Bashmet ha collaborato con direttori di primissimo ordine, come R. Kubelik, S. Ozawa, G. Rojdestvensky, sir Colin Davis, J. Gardiner, M. Rostropovich, V. Gergiev, S. Dutua, N. Marriner, M. Tilson Thomas, K. Mazur, B. Haitink, S. Rattle, N. Harnoncourt, Y. Temirkhanov. Altrettanto da solista e direttore ha collaborato con le migliori orchestre sinfoniche: Berlin Philharmonic, Berlin Symphony, New York Philharmonic, Bayerishe Rundfunk, San Francisco Symphony, Chicago Symphony, Boston Symphony, London Symphony, Radio France, Orchestra de Paris, Wiener Philharmonic etc.
Yuri Bashmet è organizzatore e presidente della giuria del Concorso Internazionale per Viola che si svolge a Mosca, l’unico nel suo genere in Russia. È anche Professore al Conservatorio di Mosca, Accademico d’Onore dell’Accademia di Belle Arti di Londra e tiene corsi d’insegnamento estivi presso l’Accademia Chigiana di Siena e di Tours in Francia.E’ direttore artistico del festival "December Nights" di Mosca, diretto per 17 anni da S. Richter.
Tra i premi vinti da Bashmet si ricordano quello come "Miglior musicista strumentista dell’anno" nel1993 vinto a Londra  e nel 1995 ha ottenuto uno dei più prestigiosi premi mondiali, il 'Sonnings Musicfond" (Danimarca), che prima di lui era stato assegnato a I. Stravinsky, L. Bernstein; B. Britten. I Menuhin, I. Stern, A. Rubinstein, D. Schostakovich, M.Rostropovich, S, Richter, e G. Kremer.
Bashmet ha creato anche un fondo di beneficenza che ha dato vita ad un premio internazionale dedicato a Shostakovich e che premia i grandi risultati nel campo dell’arte. Questo premio è stato assegnato a G. Kremer (1994), T. Quasthoff (1995), V. Tretiakov (1996), V. Gergiev (1997), Mutter (1998), O. Borodina (1999), N. Gutman (2001).
Yuri Bashmet ha preso parte a molte iniziative benefiche per la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali ed il suo contributo al movimento pacifista mondiale è oltremodo riconosciuto. Questa suo nobile atteggiamento civico in connessione con la sua eccezionale attività artisitica fanno di Yuri Bashmet uno dei grandi nomi del XX secolo.
 
 

TERESA  SALGUEIRO

Teresa Salgueiro nata a Lisbona fonda, a solo 17 anni, il gruppo portoghese più acclamato a livello internazionale, i ”Madredeus”. Tra il 1987 e il 2007 ha tenuto più di 1.000 concerti nei più famosi teatri del mondo e ha venduto più di cinque milioni di copie dei loro album . Ha partecipato come attrice protagonista a l’acclamato film di Wim Wenders, "Lisbon Story".
In parallelo con l'attività del gruppo, Teresa rilascia l'album "Obrigado" (2006), una collaborazione con vari artisti come José Carreras, Caetano Veloso, Angelo Branduardi, tra gli altri. Nel 2007 registra due album in collaborazione con il João Cristal Septet (Você e Eu) e del Lusitania Ensemble (La Serena) che esplora diversi universi musicali che dimostrano la sua versatilità come interprete. Ha mantenuto, con questi due progetti e per due anni, un regolare programma di concerti in Europa, Brasile e Messico.
Sempre nel 2007, su invito del compositore polacco Zbigniew Preisner, partecipa come voce solista per l'album "Il silenzio notturno e sogni." E’ con questo concerto che ha avuto il suo debutto presso l'Acropoli di Atene e in diverse città europee come Parigi, Londra.
Nel 2007, Teresa Salgueiro esegue al Teatro S. Carlo di Napoli, su invito del Solist String Quartet, la riproduzione di un set di canzoni che ricordano l'eredità della musica napoletana. Due anni dopo, nel 2010, il concerto "Canti Naviganti" è stata creata e presentata in anteprima in alcune città d'Italia.
Come artista indipendente, nell'agosto del 2008,  raccoglie un repertorio che ritrae le diverse epoche, le tradizioni, i costumi e le regioni portoghesi, e nasce l'album "Matriz", i cui concerti sono stati presentati in Europa e in Africa.
Un altro progetto, "Voltarei à Minha Terra" si può considerare un viaggio attraverso la memoria collettiva della musica portoghese del XX secolo. Con una nuova linea, molto più vicino alla sua sensibilità, Teresa Salgueiro ha assunto la direzione degli arrangiamenti musicali, disegnando un linguaggio originale che riflette un universo poetico, nato di parole portoghese e sentimenti.
I 25 anni di ininterrotta dedizione alla musica culminano nella creazione di pezzi originali che sono nati dall'incontro di Teresa con i musicisti che lei ha scelto e, per la prima volta in assoluto, oltre a comporre le canzoni, ha preso su di sé il compito di scrivere tutti i testi.
Nel corso di nove mesi, da novembre 2010 a luglio 2011, Teresa ha sviluppato i concetti e le idee cristallizzate in forme musicali e invitato António Pinheiro da Silva, con cui ha condiviso i primi dieci anni di registrazioni e concerti della sua carriera.
Per tutto agosto 2011, si ritira nel convento di Arrábida con i suoi musicisti e, nei dintorni della montagna, istituito uno studio di registrazione dove si registrano i diciassette brani che danno vita al disco"O Mistério".
 

IL TÉLÉMAQUE Ensemble
Direttore musicale Raoul Lay

Dalla sua costituzione nel 1994 a Marsiglia, l’Ensemble Télémaque si è dedicato alla creazione e diffusione delle opere del nostro tempo. George Manzo, Régis Campo e Pierre-Adrien Charpy, compositori sud, ma anche Machuel Thierry, Jean-Luc Hervé, Tatiana Catanzaro, François Narboni Kasia Glowicka Bernard Cavanna e Ivan Fedele sono tra le sperimentazioni di maggiore apertura estetica.
Negli anni 2000 e sotto la guida di Raoul Lay, l'Ensemble ha anche sviluppato un originale miscela  con altre arti: Olivier Py, Bernard Kudlak (Plume circo) Marnas Catherine, Nathalie e Frédéric Pernette arte fiamminga sono tra i partner del Telemaco  con le musiche di Mauricio Kagel, Steve Reich e Raoul Lay stesso.
Storicamente, l'Ensemble Télémaque si esibisce anche in concerto sulla scena musicale più innovativa in Francia e all'estero: Ile de France Festival presenze Festival Radio-France, Cité de la Musique di Parigi, Auditorium Nazionale Madrid, Gaudeamus Music Week di Amsterdam, Festival Enescu di Bucarest, Sala Flagey a Bruxelles, Biennale di Venezia.
Oltre a creare, Télémaque ha la missione di risvegliare la curiosità per suggerire un’estetica musicale contemporanea, ovunque e per tutti. Per questo particolare lavoro, per il pubblico giovane l’Ensemble ha coinvolto in produzioni originali (Nokto, La morte madrina, The Journal of Food) cantanti (La ragazza con le mani d'argento) e/o percussionisti (Noi qui di seguito).
Dopo che nel 2011 il leader del progetto ECO (Orchestra Europea Contemporanea) si apre ad esperienze acustiche ed elettriche  con 33 musicisti, Telemaco è leader del Pole Strumentale Contemporanea (PIC), luogo aperto per musiche di oggi a Marsiglia
Télémaque reçoit le soutien de la Ville de Marseille, du Ministère de la Culture et de la Communication – (DRAC PACA), du Conseil Général 13, du Conseil Régional PACA, de la SACEM et de la SPEDIDAM.
L'ensemble est membre de Futurs Composés et adhère au syndicat Profedim.
 

EVELYN  GLENNIE

Nata nel 1965 in un sobborgo contadino poco distante da Aberdeen Evelyn Glennie si è indirizzata, a otto anni, verso studi pianistici, ma già a dodici viene attratta dalle percussioni e decide che avrebbe profuso tutte le sue energie per diventare una solista in quel campo.
In realtà, quando Evelyn iniziò la sua affascinante avventura, era totalmente ignara del fatto che un percussionista, rispetto ad un violinista o ad un pianista, non dispone di un repertorio tale da poter sostenere da solo un’esibizione.
A questo va aggiunto il fatto che Evelyn Glennie era praticamente sorda fin dalla tenera età, a causa del progressivo danneggiamento di un nervo auricolare e, almeno in partenza, ebbe grosse difficoltà a far comprendere che riusciva ugualmente a sentire la musica osservando e percependo le vibrazioni degli strumenti.
Ben presto però, la sua tenacia fu premiata poiché, man mano che cresceva la sua fama, aumentavano anche i lavori composti espressamente per lei.
Il resto è storia degli ultimi anni durante i quali Evelyn ha girato il mondo con una media di quasi cento concerti all’anno, suonando spesso con artisti dei vari continenti e facendo tesoro di queste esperienze per estendere le sue conoscenze nell’ambito degli strumenti a percussione.
Come compositrice ha scritto numerosi brani, alcuni dei quali per sceneggiati e film televisivi dell’area britannica, collaborando anche con la popstar islandese Björk, mentre il regista Thomas Riedelsheimer ha girato un documentario su di lei, dal titolo “Touch the Sound” (2004).
Per i suoi indubbi meriti le sono stati attribuiti numerosi premi ed onorificenze, fra i quali ricordiamo la nomina, nel 1990, a “Donna Scozzese del decennio”.
Per quanto riguarda la discografia, essa comprende numerosi cd dove l’artista interpreta brani suoi o di altri compositori, spesso scritti appositamente per lei.
Fra le uscite recenti, ricordiamo due cd, uno della Naxos, collana American Classics, nel quale esegue Aurolucent Circles di Margaret Brouwer (2006) e l’altro della Normal Records (2005), che contiene la colonna sonora composta dalla Glennie per “Touch the Sound